GUANGZHOU, Cina, 6 maggio 2024 /PRNewswire/ — Un rapporto di GDToday:
La sera del 3 maggio 2024, il Teatro dell’Opera di Guangzhou ha stupito il pubblico con la rappresentazione di “Marco Polo”, un’opera affascinante commissionata dalla prestigiosa sede. Per commemorare il 700° anniversario della scomparsa del leggendario viaggiatore italiano Marco Polo, lo spettacolo ritorna con un cast e un direttore d’orchestra straordinari dopo il suo debutto nel 2018.
Spectacular revival of Marco Polo captivated global audience
Questa grandiosa produzione ha trasportato gli spettatori lungo la storica Via della Seta, raccontando le leggendarie avventure del famoso viaggiatore italiano, Marco Polo, e dei suoi compagni.
Dai costumi elaborati alla complessa scenografia, ogni aspetto della produzione ha affascinato il pubblico, immergendolo nelle immagini e nei suoni del viaggio di Marco Polo. La performance risuonava con temi di esplorazione, avventura e ricerca universale di dignità, unità, pace e comprensione tra le culture.
Dalle accattivanti esibizioni degli attori principali alle melodie armoniose dell’Orchestra di Macao sotto la direzione del direttore d’orchestra in rapida ascesa Qian Junping, l’opera riflette la passione collettiva e l’impegno di tutti quanti vi sono stati coinvolti.
Erano presenti ospiti illustri, appassionati di cultura e appassionati d’opera, tutti desiderosi di vivere in prima persona questo spettacolo eccezionale. Dopo lo spettacolo, i partecipanti hanno espresso il loro stupore e apprezzamento per la brillantezza artistica e la profondità tematica dell’opera.
“Non si tratta solo della storia di Marco Polo. Riguarda anche lo spettacolo stesso che può promuovere l’interscambio tra culture diverse”, ha affermato Matias Zubiaur, Vice Console dell’Argentina a Guangzhou.
“In realtà mi sento in qualche modo identificato con lo spettacolo perché Marco Polo era straniero in Cina e quindi tutto l’amore ha avuto luogo in Cina. E adesso sono innamorato di una bellissima ragazza cinese”, ha detto Rei, davanti al pubblico venezuelano.
“Penso che applicare lo stile di canto italiano a un’opera originale cinese sia una fusione culturale tra Oriente e Occidente”, si è meravigliato Zhao Sicong, uno studente del Barbacini Opera Studio.
Quando è calato il sipario finale e gli applausi sono risuonati in tutto il teatro, è stato chiaro che “Marco Polo” ha lasciato un segno indelebile nel panorama culturale di Guangzhou. Con la sua potente narrazione e temi universali, l’opera è stata testimone del potere duraturo dell’arte di ispirare, educare e unire persone di ogni ceto sociale.
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